Oscar Farinetti
Una mattinata all’insegna della motivazione e dell’attenzione al futuro. Il 26 marzo, nell’aula magna dell’Istituto Superiore Ascanio Sobrero, si è tenuta la conferenza “Il futuro è provarci!” tenuta da Oscar Farinetti, nell’ambito del progetto PESES (programma di Educazione per le Scienze Economiche e Sociali) promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Oscar Farinetti, già fondatore di Unieuro e di Eataly, introdotto dal Dirigente Scolastico Prof. Riccardo Rota e dalle istituzioni cittadine, ha incantato la platea, composta dalle classi quinte dell’istituto, con la sua pragmaticità e dialettica.
Partendo da citazioni illustri ma mai banali, come S. Agostino e Leonardo Da Vinci, ha riflettuto insieme agli studenti sui concetti di passato, presente e futuro concentrandosi su quest’ultimo e presentando la sua personale ricetta per aspettarlo e viverlo al meglio.
L’imprenditore e autore del volume 10 mosse per affrontare il futuro. Una vita nuova attraverso il piacere e la bellezza ha sottolineato come quest’ultima impresa letteraria sia proprio dedicata ai giovani studenti che si è trovato di fronte nel corso di questa mattinata: quella stessa generazione Z che può essere davvero in grado di impossessarsi del futuro, soprattutto di quello del nostro pianeta.
Farinetti ha quindi poi condiviso con le alunne e gli alunni le sue 10 mosse. Iniziando con la capacità di saper gestire emozioni e cambiamenti e passando attraverso la capacità narrativa, ha saputo motivare i nostri giovani adulti con semplicità e razionalità e tenendo sempre il punto su un concetto fondamentale: non sono qui per dare consigli ma per fare ragionamenti.
Ed è stato proprio così: i ragazzi si sono sentiti coinvolti e hanno interagito con grande partecipazione, rispondendo ai quesiti e commentando entusiasti: Oscar Farinetti ha colpito tutti. Il suo intervento al Sobrero è stato di grandissima ispirazione per i ragazzi delle classi V che oggi lo hanno ascoltato attentamente in aula magna. Mai come oggi mi sono sentito chiamato in causa e così credo sia stato anche per gli altri ragazzi. Di sicuro ci resterà impresso nella mente per molto, ma molto tempo.
(Francesco Bergamini, classe 5LI).